Palazzo Comunale
Scheda
L'attuale complesso è il risultato di un intervento del 1835 dell'architetto alessandrino Luigi Valizzone, autore della facciata di Palazzo Rosso, sede del municipio di Alessandria, che ha operato un rifacimento in senso neoclassico di un preesistente edificio la cui presenza è documentabile sin dal sec. XV.
A lato del palazzo una moderna passerella, sovrasta il vallone delle Rocche, collega il parcheggio situato in piazza della Resistenza (ex San Sebastiano) con piazza Vittorio Veneto su cui si affaccia l'edificio comunale ed il complesso conventuale di San Francesco.
Sul fondo del citato vallone sopravvivono i resti dell'antica porta medievale delle Rocche (Porta Rocharum).
Un suggestivo panorama sulla valle Bormida è visibile a partire dalla passerella sino al piazzale della "Ciocca" costeggiando il lato meridionale della chiesa di San Francesco.
Al centro del piazzale esistono i resti di una torre civica medievale, già utilizzata nella parte inferiore quale luogo di riunione dei consiglieri comunali per le questioni pubbliche, mentre nella parte superiore era collocata una campana che avvertiva la popolazione dei pericoli e delle adunanze.
Poichè la campana si incrinò, e non essendo sostituita, produceva un suono ciocco: per questo motivo campana e area circostante furono chiamate la "Ciocca".
A lato del palazzo una moderna passerella, sovrasta il vallone delle Rocche, collega il parcheggio situato in piazza della Resistenza (ex San Sebastiano) con piazza Vittorio Veneto su cui si affaccia l'edificio comunale ed il complesso conventuale di San Francesco.
Sul fondo del citato vallone sopravvivono i resti dell'antica porta medievale delle Rocche (Porta Rocharum).
Un suggestivo panorama sulla valle Bormida è visibile a partire dalla passerella sino al piazzale della "Ciocca" costeggiando il lato meridionale della chiesa di San Francesco.
Al centro del piazzale esistono i resti di una torre civica medievale, già utilizzata nella parte inferiore quale luogo di riunione dei consiglieri comunali per le questioni pubbliche, mentre nella parte superiore era collocata una campana che avvertiva la popolazione dei pericoli e delle adunanze.
Poichè la campana si incrinò, e non essendo sostituita, produceva un suono ciocco: per questo motivo campana e area circostante furono chiamate la "Ciocca".
Tratto da:
Cassine: Terra di storia - Storia di Terra
a cura di S. Arditi e G. Corrado